martedì 27 maggio 2008

Gabriele Marconi.

Gabriele Marconi.

Gabriele Marconi, dopo alcuni anni passati in Terza Posizione, scrive nel 1981 la sua prima canzone "Piccolo Attila" che riprende la ballata di Alain Stivell, "Foggy Dew". La sua produzione si basa spesso sulla trilogia di Tolkien, sugl'ambienti, sui personaggi e soprattutto sui legami di amicizia che caratterizzano l'opera dello scrittore inglese. Nel 1997 viene pubblicata, per la casa discografica Eversione Musicale, la sua prima produzione con il titolo "Noi felici pochi" a cui collaborano con la propria voce Germana De Angelis, nella canzone Piccolo Attila e Angelo Mellone, nel brano "Senza Sonno". A quest'ultimi si aggiungono alcuni elementi dei 270bis come, per esempio, Marcello De Angelis, ed inoltre partecipano anche gli Hyperborea con la canzone "Il soffio del dargo" scritta proprio da loro. Nel 2000 Gabriele Marconi, per l'Europa Libreria Editrice, pubblica il suo primo cd intitolato "In viaggio" caratterizzato da uno stile riconducibile alla musica celtica. Lo stesso Gabriele Marconi ha scritto e pubblicato un libro col nome di "Non Scordo", autobiografico e basato sulle vicende dei giovani ragazzi di destra negli anni 70. "Voci di corridoio" dicono che questo artista stia scrivendo un nuovo libro che dovrebbe uscire a breve . Il 6 marzo 2004 Gabriele Marconi, insieme a Fabio Constantinescu e Skoll , nel favoloso scenario del Vittoriale, ha tenuto un concerto nel quale sono stati ripresi ben trenta successi della Musica Alternativa: tutto questo è andato a confluire nel primo dvd di Musica Alternativa, a cura dell'associazione Laboratorio Area 27 e disponibile su Lorien .

Hobbit


Hobbit.


Gli Hobbit nascono a Perugia nell'inverno del 1994, anno in cui tengono il loro primo concerto in un teatro del capoluogo umbro. Dopo 2 anni di concerti, tra cui quello all'Hotel Hergife insieme agli Hyperborea, che segnò la scissione di AN davanti ad una numerosa platea, il gruppo arriva a registrare il primo lavoro: un EP su vinile rosso contenente 4 brani intitolato Incipium. La casa discografica, che poi accompagnerà l'intera produzione del gruppo, è la romana RTP. Seguono numerosi concerti in tutta Italia, con la media di 15 all'anno. Si arriva così al primo lavoro completo: un CD che il gruppo, prendendo spunto da un romanzo di Louis-Ferdinand Céline, intitola Viaggio al temine della notte. È l'anno 1999. Prima di questo CD gli Hobbit avevano preso parte ad una compilazione in tributo alla storica band romana dei Janus con il pezzo Canto di un prigioniero politico. In città si parla sempre più spesso di questo gruppo che a spallate si è fatto largo in un clima di ostilità politico, mentre nel resto dell'ambiente il gruppo è sempre più richiesto e tiene concerti in ogni parte d'Italia. Paese dei balocchi è invece il pezzo che viene inserito sulla compilazione Europea Vox Europa II, prima di entrare in studio a registrare, nel 2003, il secondo CD intitolato - in maniera esplicita- Per la Contea!. Con questo lavoro la voce degli Hobbit travalica i confini nazionali ed in pochi anni si esibiscono ad Atene, Madrid, Salonicco, Londra, Salamanca… tanto che la produzione in studio è visibilmente rallentata e non solo per scelte "tecniche". Nel 2006, a 10 anni esatti dal primo vinile, gli Hobbit festeggiano l'anniversario regalando ai propri seguaci (che nel frattempo si sono riuniti in Klan a Perugia, Salerno, Verona, Roma…) un vinile giallo contenente 4 pezzi che porta il titolo di Decennium. Nel 2007attraverso il loro sito ufficiale viene annunciato un nuovo lavoro che si intitolerà L'impero contrattacca!

lunedì 18 febbraio 2008

270bis.

270bis.


Il 270bis è l'articolo del codice penale italiano che punisce le associazioni eversive, quelle cioè che mirano al sovvertimento violento dell'ordine democratico. Marcello De Angelis, leader del gruppo musicale, aveva cominciato a svolgere "attività sovversive" poco prima dei quattordici anni negli anni settanta. A sedici anni aveva incominciato a suonare la chitarra e comporre canzoni molto influenzate dalle sue "attività". Riuscì a fare un solo concerto, con due chitarre di accompagnamento, nel 1979. L'anno successivo dovette lasciare casa e chitarra inseguito da un mandato di cattura molto articolato.
In tre mesi il mondo intero era crollato: molti amici arrestati, il fratello maggiore (Nanni De Angelis) morto in circostanze oscure in una cella di isolamento, la ragazza, incinta al quinto mese, detenuta fino all'avvenuta nascita di suo figlio. Seguirono nove anni di viaggi e permanenza all'estero (più o meno clandestina) con un breve intervallo carcerario in Inghilterra. Su richiesta di un amico incarcerato in Italia, registrò malamente le sue canzoni su una audiocassetta e gliela inviò in nome dei "bei vecchi tempi".
Dopo quasi dieci anni Marcello decise di tornare a casa, costasse quel che costasse, giusto o sbagliato che fosse. Decise di scontare la condanna a cinque anni e sei mesi di reclusione comminatagli "ai sensi dell'articolo 270bis" e tornò a Roma - o meglio - al carcere romano di Rebibbia, dove suo fratello era morto e suo figlio era nato. Dopo tre anni, grazie al condono del 1989, si aprirono i cancelli e Marcello si guardò intorno. Da questa breve esperienza di ritrovata libertà, era uscito un solo sorprendente dato positivo: la cassetta inviata all'amico carcerato aveva fatto il giro d'Italia e non mancava giorno che incontrasse qualcuno che conoscesse le sue canzoni a memoria, le suonasse e le facesse conoscere. Fatta questa considerazione, in osservanza al detto "fa più danni una canzone che centomila volantini", riprese in mano la chitarra. Insieme a Claudio Scotti - detto Giannetto - un vecchio coimputato rincontrato dopo anni, al giovane ultrà laziale Antonello Patrizi - detto Babba - ed al batterista Gianluca Rizzante, costituì la prima formazione dei 270bis. Era il 1993.
Il primo repertorio del gruppo fu composto di vecchie hit di Marcello rivisitate (Settembre Nero, Eri Bella), brani partoriti dietro le sbarre (Cara Amica, El Bandido, Salve Sole, Ehi! Guardia) ed altri nati dall'impatto del ritorno (Apri gli Occhi) e dall'osservazione del nuovo ma vecchio mondo (Bomber Nero, Spara sulle Posse). L'anno successivo il salto di qualità con l'entrata nel gruppo del sassofonista Max Cocciolo.
Dopo numerosi concerti, uscì il primo nastro intitolato "I Signori della Guerra". I cinquemila pezzi tirati, si esauriscono nel corso di un anno. Segue il secondo LP "Cuore Nero" con altre rivisitazioni dell'antico repertorio de angeliano e con nuovi brani che diventano ben presto altre hit (Non Scordo e Claretta e Ben). Segue un periodo di dolente stasi e trasformazione.
Tra boicottaggi e veti incrociati di praticamente tutte le forze politiche (ognuna per ragioni distinte), i 270bis continuano la loro attività di provocatori canori collezionando quasi cento concerti in quattro anni. Quando nessuno li vuole trovano un caldo ed accogliente rifugio nelle lande venete, presso gli amici del Vfs, dove fans e sostenitori proliferano e si consolidano.
La formazione si rinnova ad ondate successive.
Giannetto lascia, vittima del lavoro. Gianluca passa le bacchette a Testone, ex batterista del gruppo Intolleranza. Entra Giammarco alla chitarra solista poi sostituito dall'etilico Pierluca Puccipoppi in tandem col batterista Giampaolo Pelizzaro. Si inserisce infine Maurizio Taloni - detto il Duca - alla chitarra.


Discografia:


1993 - I signori della guerra;
1996 - Cuore nero;
2000 - Incantesimi d'amore;
2003 - Decimo (raccolta);
2007 - Tracce.

Il domani appartiene a noi!!!

mercoledì 13 febbraio 2008

La compagnia dell'anello.

La compagnia dell'anello.


Questo gruppo padovano iniziò a formarsi nel 1974: infatti cinque giovani del FdG e del Fuan patavini - Loris Lombroni, Fabio Ragno, Gigi Toso, Roberto Meconcelli e Mario Bortoluzzi- fondarono il Gpdpn, "Gruppo Padovano Di Protesta Nazionale". Le loro prime esibizioni iniziarono nell'autunno '74 nei polverosi locali del FdG di Padova dove vennero alla luce canzoni come Padova 17 giugno '74 (scritta in memoria di Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci), La ballata del nero , Storia di una SS , Hey Jo , Corri fratello, Jan Palach e La foiba di San Giuliano . Nel 1976 una dura repressione colpì il FdG di Padova e naturalmente anche i Gpdpn: di questo periodo sono infatti Sunglasses' policeman blues e A Piero . Intanto entrano nel gruppo anche Paolo Favero e Junio Guariento che sostituirono Meconcelli e Lombroni. Dopo il concerto romano del 1976 molti mollarono ed il gruppo si ridusse a Bortoluzzi e a Guariento che si presentarono al primo Campo Hobbit con il nome di "Compagnia dell'Anello" . Negli anni successivi collaborò anche Stefania Paternò e nacquero canzoni come Alain Escoffier , Dedicato all'Europa , Fiaba e la Canzone del lago . Nella 1980 entrò nel gruppo come percussionista Adolfo Morganti e vennero scritti tre nuovi brani: Terra di Thule , Nascita e Il costume del cervo bianco . IL terzo Campo Hobbit segnò la consacrazione dei "ragazzi di Tolkien", soprattutto con la canzone, ormai famosissima, Il Domani Appartiene a Noi che diventerà poi l'inno della giovane destra. Nel giugno 1982 Umberto Croppi, durante un concerto a Roma al teatro Trianon, entrò nel gruppo il pianista Gino Pincini. Arrivò così il momento di pubblicare il loro primo cd, "Terra di Thule ". Nel frattempo entrarono nel gruppo Maurizio Sebastianelli e Marco Priori, rispettivamente al clavicembalo e alla batteria ma Junio Guariento e Stefania Paterni interruppero il loro cammino con la Compagnia. Il cd ebbe un grandissimo successo e fu trasmesso anche durante un programma della RAI. Dall'83 al '89 la Compagnia fu presente a tutti gli appuntamenti musicali più importanti organizzati dall'area non-conformista(es:"Concerto per Almerigo") e nel 1990 venne pubblicato "In rotta per Bisanzio", il secondo album della Compagnia. Con il passare degli anni la band padovana cercò sempre di "evolversi": nel gruppo entrò Fontana Morgnte e l'attuale violinista Alessandro Chiarelli. L' 8 dicembre 1997 si svolge il "Concerto del Ventennale" con gli Amici del Vento di fronte a 1000 persone e, un anno dopo, l'associazione Lorien pubblica il doppio cd del "Concerto del Ventennale " e ultimamente due DVD sul "concerto-evento". Recentemente è stato pubblicato anche il loro ultimo cd: "Di là dall'acqua" ed è stato ristampato il primo (capo)lavoro la "Terra di Thule" e del cd "In rotta per Bisanzio " . E' disponibile sul sito della compagnia il cofanetto "Trilogia" che racchiuderà i primi tre lavori della Compagnia. Con il Natale del 2006 la Compagnia è ritornata con il libro "Altre storie, musiche e testi della Trilogia", edito dalla stessa Compagnia. Si tratta di un elegante volume di grande formato (21x29,7), curatissimo nella veste grafica che, nelle sue 148 pagine, contiene (ed è una novità assoluta per la Musica Alternativa) gli spartiti musicali, oltre ai testi, di tutte le canzoni dei tre album "Terra di Thule", "In rotta per Bisanzio" e "Di là dall'acqua". Alcune delle canzoni più celebri sono illustrate da 34 tavole originali, a colori, di Franca Montesin. Infine, a completamento della già ricca opera, anche nove saggi di altrettanti scrittori, giornalisti o critici musicali dedicati alla Compagnia.

Discografia:
1983 - Terra di Thule (ripubblicato nel 2004);
1987 - Concerto per Almerigo;
1990 - In rotta per Bisanzio (ripubblicato nel 2004);
1997 - Concerto del Ventennale (con gli Amici del Vento);
2002 - Di là dall'acqua.

Amici del vento.

Amici del vento.

Nel 1976 il gruppo nasce a Milano negli ambienti del circolo Alternativa Nazionale ed è formato da: Carlo Venturino (voce chitarra), Marco Venturino (chitarra), Cristina Consantinescu (voce) e Guido Giraudo (presentatore e cabarettista). A novembre esordiscono in un concerto a Torino, con Alberto Clivati,non avendo, pero', ancora scelto il nome col quale presentarsi in pubblico. Nel 1977 a giugno esordiscono ufficialmente come "Amici del Vento" al primo Campo Hobbit e dopo l'estate escono con il loro primo nastro intitolato "Trama nera", nastro prodotto dalla casa editrice del Candido di Giorgio Pisanò: la Valpadana. Il 18 dicembre tengono il primo concerto all'estero di musica alternativa, suonando a Madrid in Spagna. Un anno dopo, ad aprile, esce la loro seconda cassetta, sempre per Valpadana, intitolata "Girotondo", album contenente due brani scritti da Alberto Clivati.In giugno partecipano al II Campo Hobbit dove presentano nuove canzoni. Il 23 settembre suonano a Monaco di Baviera in Germania e sempre nell'autunno Marco Venturino suona come batterista con gli ZPM durante l'incisione del loro secondo nastro.Il 31 marzo del 1980, durante il concerto al teatro Poliziano di Milano, presentano il nuovo acquisto del gruppo, il chitarrista Fabio Constantinescuu(fratello di Cristina) e altre nuove canzoni, annunciando che esse andranno a far parte del loro terzo lavoro "Il nostro tempo" il quale però non vedrà mai la luce.Nel 1983 Il 27 dicembre del 1983 purtroppo in un tragico incidente stradale muore Carlo Venturino ed il silenzio scende sul gruppo. Tre anni dopo, in ricordo di Carlo Venturino, il 21 marzo al cinema Argentina di Milano, Marco Venturino, la cugina Paola Arizio, Fabio Consantinescu e Guido Giraudo rompono il silenzio degli Amici del Vento; durante questo concerto vengono presentate 4 nuove canzoni di Marco. Nel 1988 a Verona il consigliere Comunale missino, Nicola Pasetto, riesce ad ottenere l'intitolazione di una via a Sergio Ramelli, la quale viene inaugurata Il 23 aprile: l'occasione è troppo importante e per la seconda volta gli Amici del Vento (Marco, Fabio e Guido) rompono il silenzio suonando in concerto con gli ZPM.Nel 1993, nel ricordo della figura di Carlo, a dieci anni dalla sua scomparsa, su edizioni Alphard vengono rimasterizzate digitalmente e ripubblicate in cofanetto le due cassette del gruppo e, inoltre, viene anche registrata e pubblicata una terza cassetta intitolata "Vecchio ribelle": quest'ultima raccoglie le canzoni che erano rimaste fino ad allora inedite. Il 30 novembre gli Amici del Vento tornano ufficialmente in scena, suonando in concerto al teatro Rosetum di Milano (gremito fino al limite della capienza, 500 persone). Per l' occasione si avvalgono della collaborazione di due musicisti professionisti: il batterista Gianluca Tilesi ed un bassista. Al Rosetum ritorna sul palco anche Cristina Constantinescu.Nel 1994 gli Amici del Vento, a cui nel frattempo si è unito Claudio Masella (chitarra), tornano a cantare e nascono così nuove canzoni. In autunno pubblicano il video del concerto del Rosetum, che rappresenta anche la prima videocassetta di musica alternativa. Il 2 dicembre dell'anno successivo tengono un grande concerto a Monza (di fronte ad 800 persone) nel quale Marco, Claudio, Guido e Fabio, quest' ultimo riunitosi nel frattempo al resto del gruppo, si avvalgono nuovamente dell'ausilio di due musicisti professionisti: il batterista Gianluca Tilesi ed il tastierista Madonnini.Ad aprile del '96, per la Fonitil, esce il primo CD del gruppo, contenente le nuove canzoni di Marco Venturino, intitolato "Progressista rap". Guido Giraudo e Fabio Constantinescu lasciano il gruppo al quale, invece, si unisce Dario Bressan come batterista. Nel 1997 Marco presta la voce in "Ricordati anche di me" per la registrazione del nastro di Constantinescu. L'8 dicembre a Monza si svolge il concerto per i vent'anni degli Amici del Vento e della Compagnia dell'Anello di fronte a 1000 persone e, un anno dopo, l'Associazione Culturale Lorien pubblica il doppio CD del "Concerto del Ventennale" che contiene tre brani inediti degli Amici del Vento e ultimamente due DVD sul "concerto-evento". Il 6 Dicembre 2003 al teatro Rosetum di Milano a vent'anni dalla morte di Carlo Venturino gli Amici del Vento sono tornati ad esibirsi e da questo concerto è nato il "Tributo a Carlo" , ultimo meraviglioso lavoro disponibile su Lorien. Il gruppo è attualmente composto da: Marco Venturino(Voce e chitarra), Fabio Constantinescu(Chitarra), Gianni Madonini(Tastiere), Claudio Alghisi(Tromba), Cesare Grappelli(chitarra), Luca Tonani(basso elettrico), Tony Rotta(percussioni e batteria).

ZPM


ZPM.

Il gruppo nasce nel 1977 e ne fanno parte Zeno Borsaro (voce, chitarra), Paolo Scaravelli (chitarra, voce) e Mario Luppi (chitarra, voce) . Il nome " ZPM" ha origine dalle iniziali dei loro nomi. Il loro primo lavoro è il nastro "Una voce contro vento" Nel 1978 entra nel gruppo sia Paolo Bavero (ex componente del Gruppo Padovano di Protesta Nazionale, ovvero La Compagnia dell'Anello) e Stefano Musolino. Nello stesso anno viene pubblicato il loro secondo nastro "Gioventù e libertà" e alla batteria suona Marco Venturino degli Amici del Vento. Nel 1979 entra nel gruppo Sandro Chignola e nascono nuove canzoni però l'anno successivo la neonata band, per vari problemi, si scioglie lasciando inedite parecchie canzoni. Nel 1988 riprendono l'attività: in occasione dell'intitolazione, a Verona, di una via a Sergio Ramelli il gruppo (dopo circa 7 anni di silenzio) si ripresenta con Scaravelli e Luppi insieme alle nuove reclute Andrea Borin (tastiere) e Michele Michelazzo (chitarre). Ad ottobre poi suonano a "La Festa" a Spoleto e presentano anche nuove canzoni. Nel 1989 i ZPM producono la loro terza cassetta "Europea". Il gruppo continua negli anni successivi la propria attività, ma nel 1994 Luppi e Scaravelli "mollano" e vengono sostituiti da Borin e da Michelazzo. L'anno successivo purtroppo, dopo alcuni concerti, il gruppo si scioglie definitivamente per l'impossibilità, da parte di molti di continuare questo progetto. Nel 1996 la Cosmorecord pubblica un CD che raccoglie i brani migliori delle prime due produzioni dal titolo "Boia chi molla" .

Discografia:

1997 - Una voce controvento -MC-
1978 - Gioventù e libertà - MC-
1996 - Boia chi molla (raccolta) -CD-